Chi sono

Forse non è possibile sapere dove un artista raccoglie l’essenza che gli serve, ma si può comunque tentare un contributo alla conoscenza del percorso di ricerca della verità che c’è nel mio lavoro, alla ricerca di una analisi della realtà che è una rivelazione degli aspetti invisibili.

Sono Giovanni Malavasi, nato nel 1992, e ho alcune grandi passioni: dipingere, scrivere, ed ogni altra forma di comunicazione che possa dar sfogo alla mia vena artistica.

Già negli anni del Liceo Classico all’Istituto Archimede di San Giovanni in Persiceto e corsi d’arte al Liceo Artistico Arcangeli di Bologna, potevo contare su una produzione artistica piuttosto ampia ed articolata fra diverse tematiche: dall’illustrazione di emozioni di viaggi ai temi sociali, dall’ambiente alle considerazioni esistenziali, sempre con grande attenzione alle mie suggestioni, all’impressione dell’attimo… emozione che cerco di tradurre con dettagli che possono richiedere mesi di lavorazione perchè dipingo utilizzando un pennello montato su un casco portato in capo.

Scrivo e dipingo per me stesso, ma cerco sempre una visione altruistica ed una sensibilità per le tematiche sociali e la natura, per esaltare purezza e creatività.

Il mio obiettivo è la ricerca di un gesto artistico semplice ma profondo. Spero che guardando un mio dipinto o leggendo le mie parole capiti di pensare a se stessi, con un’inevitabile grande trasformazione della scala dei valori.

Osservando i colori bloccati in un elementare momento, ci si può accorgere che prendono una metafisica dinamica. Il pensiero viene riportato a momenti della vita passata, le mie età che possono incuriosire chi guarda con interesse la mia opera o i miei Diari.

Ed allora ecco qualche frammento di memoria, partendo dall’infanzia: a quattro anni i primi disegni sono elementari e dolcissimi. Poi i disegni diventano meno frequenti e a nove anni, nel 2005, diventano rari ed ironici. C’è una tecnica che ho usato come passaggio dal disegno alla tempera, si tratta dei pastelli, che sfumo con il polso e la mano chiusa.

I disegni sono rari perchè già nel 2003 facevo le prime tele a tempera, con argomenti basati quasi esclusivamente sulla nascita del pianeta, visioni dell’universo, in una sorta di ricerca e comprensione del mondo reale, senza particolari aperture alla spiritualità.

Nel 2004 le prime tempere e i primi argomenti mistici a cui dedicherò molti quadri fino al 2005, quando inizio un periodo di osservazione degli elementi naturali.

Ancora seguente è il periodo dedicato ai dipinti sulle impressioni dei viaggi e della villeggiatura. Tutto è iniziato con una sorta di archeologia degli spazi del quotidiano, nasce da un legame affettivo per il paese, con le chiese, i palazzi e le botteghe (esistevano ancora) che scolpivano nell’adolescenza un amore per la conoscenza di altri luoghi. Con una più ampia possibilità di movimento, i viaggi sono diventati un’altra passione, esperienze sempre diverse, legate a stati d’animo sempre intensi, un entusiasmo che mi fanno svegliare ogni giorno con la voglia di fare.

Il fascino delle scoperte mi ha sempre riempito d’emozioni, l’interno di una chiesa o l’incanto di guardare la Luna, poi la sete di conoscere, non solo i luoghi ma anche le persone, per me in tutte c’è un valore che mi affascina, mi spinge a comunicare e fare domande con un’apertura mentale e una delicata attenzione coerente con la mia sensibilità.

Il tema dell’osservazione dei luoghi visitati non mi abbandona nemmeno oggi, così come le tematiche sociali, per quest’ultime sono interessanti due lavori sulla violenza della mafia ed una sulla segregazione-diseguaglianza. E’ singolare osservare che i lavori dedicati a questi argomenti sono materialmente completamente diversi dagli altri: vetro, grande tela, polimaterici con pupazzi…

Finora ho avuto poche occasioni per esporre, piccola partecipazione del 2005 ad un allestimento per dilettanti a Nonantola (Ass. Cult. La Clessidra), e recentemente, nel febbraio 2018, a “Paratissima” BO organizzata dall’Istituto d’arte applicata design IAAD.

Sempre febbraio 2018: Personale organizzata al Sympò Ex Chiesa di Bologna

Marzo 2018: Personale Organizzata dalla Dottoressa Maria Claudia Mattioli Oviglio e dal suo Staff, presso la Farmacia di Calderara di Reno.

Dicembre 2018: Mostre a Calderara di Reno e San Giovanni in Persiceto.

In questo periodo comincio anche la stesura di un libro, un diario di viaggio delle esperienze degli ultimi anni che vede la conclusione della prima stesura nel luglio 2020.

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